Le certificazioni ambientali come strumento di verifica per la Pubblica Amministrazione.
Certificazioni ambientali :la Pubblica Amministrazione è il più grande “consumatore” di beni e servizi soprattutto nelle società occidentali. È pertanto evidente l’importanza di una politica di “Acquisti Verdi” da parte del consumatore “pubblico”. Con il GPP (Green Public Procurement) la Pubblica Amministrazione diventa protagonista di una strategia di sviluppo sostenibile. In questo contesto, il nuovo Codice Appalti (D. Lgs. n. 50 del 2016) rappresenta una vera e propria “rivoluzione ambientale”, perché introduce l’obbligatorietà dei Criteri Ambientali Minimi (CAM), secondo le diverse soglie, e riconosce un ruolo di rilievo alle certificazioni ambientali che possono essere richieste come mezzo di prova.
La stessa Commissione europea assegna al GPP un ruolo di carattere strategico per le politiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Grazie al GPP le Pubbliche Amministrazioni possono:
- influenzare il mercato, le imprese, i prodotti e i servizi, favorendo in generale la diffusione della innovazione tecnologica ed in particolare il raggiungimento di obiettivi di miglioramento ambientale;
- favorire l’integrazione delle considerazioni ambientali nelle altre politiche (trasporti, energia, ecc.);
- favorire, attraverso il proprio esempio, l’acquisizione di una maggiore consapevolezza ambientale da parte dei consumatori;
- promuovere lo sviluppo della filiera produttiva legata ai GPP e quindi la nascita e la crescita di imprese verdi e la moltiplicazione di green jobs. Infatti, tra gli strumenti da mettere in campo, per ottenere l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C e al tempo stesso mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, le iniziative promosse e attuate dalla Pubblica Amministrazione nelle proprie politiche di acquisto, possono conseguire importanti risultati sia per gli effetti diretti prodotti dall’acquisto e l’uso di beni e servizi energeticamente più efficienti, sia per quelli indiretti che tali azioni inducono nei sistemi produttivi e sul modello di consumi.
Una politica di cambiamento, che parte da un comportamento esemplare e virtuoso del settore pubblico, è indispensabile per raggiungere gli obiettivi che come Paese ci siamo prefissati in tema di riduzione del consumo delle risorse naturali, di riduzione delle emissioni inquinanti e, più in generale, di tutela di quel bene prezioso che è l’ambiente.
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