La dichiarazione di conformità a regola d’arte degli impianti elettrici secondo il DM 37 08.
La Dichiarazione di Conformità ( es DM 37 08 )è un documento fondamentale per tutte le aziende che operano nel mercato europeo e non solo.
Dichiarazione di Conformità: Guida Completa
Essa attesta che un prodotto, un servizio o un processo è conforme alle normative vigenti. In questo articolo, forniremo una guida completa su cos’è la Dichiarazione di Conformità, l’importanza della conformità, i requisiti per la dichiarazione, come preparare la documentazione, i soggetti responsabili, la verifica, i rischi di non conformità, gli aggiornamenti normativi e le sanzioni per mancata conformità, con alcuni esempi pratici.
DM 37 08 , ogni impianto elettrico per legge, per la propria sicurezza e per la sicurezza altrui, deve essere a norma e in particolare deve essere dotato della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico o Di.C0 , un particolare documento che garantisce che l’impianto dell’immobile rispetti la legge vigente entrata in vigore con il Decreto ministeriale 37/2008, evoluzione della Legge 46/90.
Ma in che cosa consiste la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico e quando diventa necessaria? Scopriamolo nei prossimi paragrafi.
Cos’è la Dichiarazione di Conformità
La Dichiarazione di Conformità è un documento ufficiale che un’azienda emette per attestare che un prodotto, un servizio o un processo è conforme alle normative applicabili. Essa è richiesta dalla legislazione europea per tutti i prodotti che rientrano nel campo di applicazione delle direttive europee. La dichiarazione di conformita deve essere redatta in una forma specifica, firmata da un responsabile dell’azienda e deve essere resa disponibile alle autorità di vigilanza e al pubblico.
Dichiarazione conformità impianto elettrico, che cos’è ?
La dichiarazione di conformità, nota anche come DI.CO, è un documento di fondamentale importanza per ogni impianto elettrico, necessario per legge come previsto dal D.M. 37/2008, evoluzione della Legge 46/90.
Tutte le imprese che realizzano gli impianti elettrici secondo la regola dell’arte, in conformità alla normativa vigente, sono responsabili della corretta esecuzione degli stessi.
I Regolamenti 2010 sulle apparecchiature elettriche e sulla sicurezza (impianti) specificano che per ogni impianto elettrico è richiesta una dichiarazione di conformità, nota anche come dichiarazione di conformità.
Gli impianti elettrici realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione che appartengono agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico europeo, vengono considerati eseguiti secondo la regola dell’arte.
Se l’impianto elettrico è stato installato dopo il 27/03/2008 è indispensabile essere in possesso della dichiarazione conformità dell’impianto elettrico secondo il DM 37 08 .
Si tratta di un documento che essere rilasciato dalla ditta installatrice degli impianti elettrici nel momento in cui si concludono l’installazione dell’impianto e il suo collaudo.
Con DI.CO (Dichiarazione di conformità), l’installatore va a garantire al committente che l’impianto elettrico è fatto a regola d’arte e conforme alle normative vigenti.
Al tempo stesso l installatore se ne prende la responsabilità del funzionamento e della correttezza della loro esecuzione a vita.
Il DI.CO DM 37 08 deve essere rilasciato per tutti gli impianti inseriti negli edifici al di là di quella che potrà essere la loro destinazione d’uso.
Certificazione ufficiale stilata dalla ditta installatrice, la dichiarazione conformità dell’impianto elettrico, è il documento con cui la ditta attesta che il lavoro è stato svolto a regola d’arte e nel totale rispetto della normativa vigente.
Importanza della dichiarazione di conformità
La dichiarazione di conformità è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza dei consumatori e la qualità dei prodotti sul mercato. Essa consente inoltre alle aziende di evitare sanzioni e di mantenere una buona reputazione. La conformità è anche un requisito per accedere a determinati mercati e per partecipare a gare d’appalto pubbliche.
Per redigere una Dichiarazione di Conformità, è necessario conoscere la normativa applicabile al prodotto, al servizio o al processo in questione. Bisogna inoltre disporre di tutta la documentazione tecnica necessaria a dimostrare la conformità, come test, analisi e certificazioni.
I soggetti responsabili della dichiarazione di conformità sono l’azienda produttrice o importatrice del prodotto, il servizio o il processo in questione. Essi devono assicurarsi che il prodotto sia conforme alle normative e che la Dichiarazione di Conformità sia redatta correttamente.
Cosa bisogna indicare nella certificazione DM 37 08 ?
All’interno del documento il professionista che ha svolto il lavoro dovrà indicare chiaramente le caratteristiche :
- dell’impianto
- dei materiali utilizzati,
- tutti i dati del proprietario dell’immobile, dell’impresa e del tecnico che ha svolto il lavoro,
- lo schema e la relazione del progetto.
I lavori possono essere effettuati da imprese iscritte nel registro delle imprese o nell’Albo provinciale delle imprese artigiane.
Una volta terminati tutti i lavori e svolti i necessari collaudi, spetterà alla ditta dover conservare la certificazione nei propri archivi fornendo una copia allo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune di riferimento e una copia al proprietario dell’immobile.
La dichiarazione, realizzata sulla base dei modelli previsti dal D.M. 37/08, dovrà essere depositata in duplice copia, entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori svolti presso lo Sportello Unico per l’edilizia del Comune dove ha sede l’impianto che dovrà inoltrare una copia della dichiarazione di conformità alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione ha sede l’impresa che ha realizzato l’impianto che provvede ai necessari riscontri con l’iscrizione all’albo.
Le dichiarazioni dovranno essere compilate in modo chiaro e leggibile e in tutti gli elementi previsti, incluse le firme in originale del dichiarante, vale a dire il titolare o il rappresentante legale e del responsabile tecnico che è stato nominato, se diverso dal dichiarante.
La conformità a regola d’arte degli impianti elettrici DM 37 07, quando è obbligatoria ?
Ma quando diventa necessaria la dichiarazione di conformità a regola d’arte degli impianti elettrici?
Per capire se il certificato di conformità sia veramente necessario o meno, è importante individuare la data di realizzazione dell’impianto e verificare la legge in vigore.
Se l’impianto del proprio immobile è stato installato dopo il 27/03/2008 è indispensabile disporre della dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico secondo il DM 37 08 .
Con la DI.CO (Dichiarazione di conformità), l’installatore garantisce che l’impianto elettrico è fatto a regola d’arte e conforme alle normative vigenti e se ne prende la responsabilità del funzionamento e della correttezza dell’esecuzione a vita.
Gli impianti installati prima del 1990 sono considerati a norma se sono dotati di :
- sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all’origine dell’impianto,
- di protezione contro i contatti diretti,
- ma anche di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.
E per gli impianti anteriori ?
Per gli impianti installati tra il 1990 e il 27/03/2008 non è necessaria la certificazione DiCo, ma è necessaria la Dichiarazione di rispondenza (DiRi) che verrà compilata da un tecnico certificato.
La dichiarazione di conformità in pratica è diventata obbligatoria dopo il 1990 anno in cui è entrato in vigore la legge 46/90 che per la prima andava a regolamentare la materia degli impianti elettrici in Italia dato che prima della legge 46/90 nessun tipo di documento era previsto.
E, in effetti, ci sono diverse attività lavorative, dotate di impianto che risale ad un periodo antecedente il 1990, che non possiedono alcun tipo di documentazione.
La DI.CO. deve essere compilata seguendo il modello già stabilito dalla legge 46/90 prima e dal DM 37/08 che l’ha sostituito.
Ma quando diventa veramente necessario essere dotati della certificazione di conformità a regola d’arte degli impianti elettrici secondo il DM 37/08?
Si tratta di una certificazione necessaria in diversi casi.
Ad esempio, è importante nel caso di installazione di nuovi impianti elettrico, ma anche di rifacimento o di modifica dell’impianto o della sua potenza.
È necessaria in caso di lavoro di ristrutturazione dell’appartamento riguardante anche l’impianto elettrico, di allaccio di nuove utenze e di cambio di destinazione d’uso dell’immobile.
Ogni volta che un installatore interviene a modificare un impianto, o ad eseguire interventi di manutenzione, o ad ampliarlo deve rilasciare una DI.CO. DM 37 08 al committente, nella quale deve essere ben specificato il tipo d’intervento effettuato.
L’installatore rilascia la Di.Co., ma relativa solo per la parte d’impianto su cui a effettuato la modifica, e non sull’intero impianto.
Quindi la presenza di una Di.Co. che riporti un intervento parziale sull’impianto non può essere considerata sufficiente per riuscire a garantire la correttezza e la conformità dell’intero impianto.
Se l’impianto elettrico oggetto dell’intervento rientra nei casi in cui è obbligatoria la presenza di un progetto, l’installatore dovrà indicare nella Di.Co. il riferimento al progetto che è stato effettuato.
Dichiarazione di conformità DM 37 08 gli ambiti di applicazione.
Ma quali sono gli ambiti di applicazione della dichiarazione di conformità a regola d’arte?
Secondo il D.M. n. 37/08 gli ambiti di applicazioni sono relativi agli impianti posti al servizio degli edifici, al di là della loro destinazione d’uso, che siano collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze.
Se l’impianto è invece connesso a reti di distribuzione si applica a cominciare dal punto di consegna della fornitura.
Gli impianti che richiedono il rilascio della dichiarazione di conformità DM 37 08 a regola d’arte sono:
- impianti di produzione, di trasformazione, di trasporto, di distribuzione, e di utilizzazione dell’energia elettrica, gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere;
- gli impianti radiotelevisivi, ma anche le antenne e tutti gli impianti elettronici in genere;
- gli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di ogni genere inclusi prodotti della combustione e condense e ventilazione;
- Gli impianti idrici e sanitari di ogni tipologia;
- Gli impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo;
- Gli impianti di sollevamento di persone o di cose tramite ascensori, montacarichi, di scale mobili;
- Gli impianti di protezione antincendio.
Tutti gli impianti o le parti di impianto che siano soggetti a requisiti di sicurezza prescritti in attuazione della normativa comunitaria, e cioè di una normativa specifica, non vengono disciplinati, per questi aspetti, dalle disposizioni del decreto.
Installatore, i suoi obblighi secondo il DM 37 08.
Quali sono gli obblighi dell’installatore DM 37 08?
Per legge è tenuto a consegnare la Dichiarazione di Conformità al cliente una volta che si sono concluse l’installazione e il relativo collaudo degli impianti, anche se il cliente non ha pagato l’impianto.
Ricordate che nel caso in cui l’installatore fosse citato in giudizio perderebbe anche causa poiché per legge è obbligato a a consegnare la dichiarazione.
La Di.Co. dovrà essere necessariamente rilasciata solo dalla ditta che ha eseguito fisicamente i lavori sull’impianto e non può essere rilasciata da una ditta che effettuato interventi se cominciati da una ditta diversa.
La Di.Co. rappresenta uno dei documenti che viene controllato dai verificatori degli Organismi Ispettivi durante le verifiche degli impianti di messa a terra, ma che degli impianti di protezione scariche atmosferiche e degli impianti elettrici nelle zone con pericolo d’esplosione con previsto dal DPR 462/01.
Le sanzioni DM 37 /08
Nel caso in cui l’installatore non rilasciasse la Di.Co., come previsto dal DM 37/08, sarà sanzionato proprio a causa delle errate gestioni della Di.Co.
Se l’installatore non rilascia la Di.Co. può incorrere in una sanzione amministrativa, che va da un minimo di 100 euro ad un massimo di 1.000 euro.
Se l’installatore realizza un impianto che necessita di progetto, ma senza la presenza di quest’ultimo, incorre invece in una sanzione amministrativa molto più alta che va da un minimo di 1.032 euro ad un massimo di 10.320 euro.
Dichiarazione di Rispondenza (Di.Ri.), che cosa è.
Ma che cosa accade se un’attività non ha la Dichiarazione di conformità del proprio impianto elettrico?
Il DM 37/08 offre la possibilità a tutti gli impianti antecedenti il 2008 di poter far redigere da tecnico abilitato una Dichiarazione di Rispondenza (Di.Ri.) grazie al quale il tecnico può controllare l’intero impianto e lo dichiara a regola d’arte. La Di.Ri. sostituisce totalmente Di.Co. e il progetto, qualora sia obbligatoriamente previsto, andando a sanare le mancanze di precedente documentazione.
Dichiarazione di conformità impianto elettrico, come ottenerla ?
Secondo il DM 37/08 è necessario l’attestato di conformità a regola d’arte degli impianti elettrici per gli impianti installati dopo il 27/03/2008: ricordate di affidarvi a una ditta composta di professionisti abilitati e che al termine dei lavori vi forniscano il documento necessario per certificare che l’intervento è stato eseguito nel pieno rispetto della legge.
Se non avete in programma alcun intervento, non avete a disposizione la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, ma volete averne una copia, potete richiederla alla ditta che aveva effettuato precedentemente l’installazione.
Ma se la ditta non avesse a disposizione il documento (che dovrebbe comunque possedere per legge) potrete richiederne una copia alla sede della Camera di Commercio in cui l’impresa è iscritta.
Vendita di un immobile, la certificazione di impianto elettrico DM 37 08.
È possibile vendere un immobile e con impianto a norma solo ed esclusivamente fornendo la DiCo a chi lo acquista, ma è anche possibile poter effettuare la compravendita anche se l’impianto non è conforme alla legge perché in questo caso saranno le parti coinvolte a stabilire le modalità in cui procedere.
Chi acquista potrebbe pretendere la regolarizzazione dell’impianto, ma anche la disposizione della certificazione da parte del venditore oppure potrebbe accettare di comprare l’immobile privo di impianto elettrico e coprire la spesa dell’intervento.
Naturalmente questo va anche ad influire sul valore e sul prezzo finale dell’immobile.
È sempre consigliabile avere a disposizione la dichiarazione di conformità DM 37 08 prima di vendere casa perché consentirà di avere a disposizione un margine maggiore di contrattazione.
Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, i costi
Un impianto elettrico a norma deve necessariamente essere dotato della Dichiarazione di Conformità come previsto dal D.M. 37 2008
Se il vostro impianto non rispetta la legge vigente, è arrivato il momento di coinvolgere una ditta installatrice per poter regolarizzare la situazione.
Ma quali sono i costi da sostenere?
Effettivamente non esiste un prezzo unico per questo tipo di intervento: il consiglio è sempre quello di richiedere diversi preventivi per poter effettuare il giusto confronto, ma è altrettanto indispensabile rivolgersi sempre a ditte di professionisti specializzati.
Nel caso di un nuovo impianto, il costo dell’intervento in genere viene incluso nel prezzo complessivo, ma l’azienda potrebbe suddividere le voci fermo considerando sempre che la dichiarazione conformità impianto elettrico è obbligatoria per legge e non è un’opzione facoltativa.
Per la certificazione di un impianto, il prezzo medio è di circa 200,00€ che però può anche salire fino a 600,00€ in caso di intervento di adeguamento.
Ma ci sono anche altre variabili da tenere in considerazione, ad esempio sulla possibilità di meno di poter coinvolgere o meno un ingegnere iscritto all’albo.
Se la superficie dell’immobile interessato è inferiore a 400mq o un impianto con potenza al di sotto di 6kw, resta sufficiente la presenza di un tecnico abilitato, ma in caso contrario è sempre necessaria la presenza e la firma di un ingegnere, dettaglio che farà lievitare il prezzo.
Conclusioni
In conclusione, la Dichiarazione di Conformità è un documento essenziale per operare nel mercato in modo legale e sicuro. È importante essere sempre aggiornati sulle normative applicabili e assicurarsi di redigere la documentazione in modo corretto. I rischi di non conformità sono elevati e possono avere ripercussioni significative sull’azienda. Speriamo che questa guida completa vi sia stata utile per comprendere meglio l’importanza della Dichiarazione di Conformità e come gestirla al meglio con riferimento al DM 37 08 .
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