L’estintore a polvere: struttura, funzionamento e utilizzo
Tra i vari tipi di estintori disponibili sul mercato, uno dei più diffusi è l’estintore a polvere. Gli estintori rappresentano strumenti essenziali per la sicurezza in ambienti pubblici, privati, industriali e domestici. Questo dispositivo è apprezzato per la sua versatilità e l’efficacia contro diversi tipi di incendi. In questo articolo, approfondiremo le caratteristiche dell’estintore a polvere, come è costruito, cosa contiene, in quali situazioni è opportuno utilizzarlo, come si usa correttamente, su quali combustibili è più efficace, e quali sono le manutenzioni necessarie per garantirne la funzionalità nel tempo. Infine, parleremo anche di chi può utilizzarlo e quali competenze è importante possedere per intervenire in maniera adeguata.
Struttura dell’estintore a polvere
Un estintore a polvere è costituito da diversi componenti che, insieme, permettono di spegnere efficacemente un incendio. La parte principale è il serbatoio, che contiene la polvere estinguente, il vero “cuore” del dispositivo. Questo serbatoio è generalmente in metallo, solido e resistente per sopportare le pressioni necessarie alla fuoriuscita della polvere. Il corpo dell’estintore è solitamente verniciato in rosso, colore standard per i dispositivi antincendio, rendendolo facilmente individuabile in caso di emergenza.
All’interno del serbatoio, oltre alla polvere, troviamo un gas propellente, generalmente azoto o anidride carbonica (CO2), che permette alla polvere di essere espulsa con forza dal dispositivo. Una valvola di sicurezza regola la fuoriuscita della polvere e, collegata a essa, troviamo la manichetta o il diffusore, una sorta di tubo flessibile attraverso cui la polvere viene indirizzata verso il fuoco. Il diffusore è progettato in modo tale da permettere all’operatore di orientare con precisione il getto di polvere.
Il meccanismo di attivazione prevede una spina di sicurezza, un dispositivo che impedisce l’azionamento accidentale dell’estintore a polvere . Per utilizzare l’estintore a polvere è necessario rimuovere la spina e premere la leva di attivazione. Alcuni modelli, soprattutto quelli più grandi, possono essere dotati di manometro, che indica la pressione interna e segnala se l’estintore è operativo o se necessita di manutenzione.
- Estintore Portatile a Polvere 6 kg Certificato con Cartello e Staffa
- Estintore venduto con prima verifica e cartellino
- La data indicata sul cartellino non è la data di scadenza dell'estintore
- Questo estintore a polvere secca è versatile: è adatto per fuochi di Classe A (materiali solidi, come legno e carta), Classe B (liquidi e metalli fusi, oli, ecc.) e Classe C (fuochi di gas, come propano, butano, gas naturale, ecc.).
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- Questo estintore è conforme ai requisiti di legge europei, quindi potete essere certi della sua affidabilità. Siete protetti.
- Ha una data di scadenza: sostituitelo ogni 10 anni circa per essere sicuri di avere un estintore funzionante.
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- Senza manometro. In alluminio
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Cosa contiene l’estintore a polvere
La sostanza estinguente contenuta negli estintori a polvere è una miscela fine, composta da sali minerali specificamente trattati per migliorare la loro capacità di estinzione. La polvere è spesso costituita da bicarbonato di sodio, bicarbonato di potassio o fosfato di ammonio, a seconda del tipo di fuoco per cui l’estintore è progettato.
Gli estintori a polvere possono essere classificati in base alla tipologia di polvere contenuta:
- Polvere ABC: polvere multiuso, efficace contro incendi di classe A (materiali solidi come legno e carta), classe B (liquidi infiammabili come benzina o olio) e classe C (gas infiammabili come metano o propano). Il fosfato di ammonio è spesso utilizzato in questi estintori per la sua capacità di fondersi, creando una barriera isolante tra il combustibile e l’ossigeno.
- Polvere BC: polvere adatta per spegnere incendi di classe B e C. Solitamente, in questo tipo di estintori, il bicarbonato di sodio è il principale componente della polvere estinguente.
- Polvere D: utilizzata per incendi di metalli, come magnesio, sodio o potassio. Questi estintori contengono polveri speciali, come cloruri di sodio o grafite, che isolano il metallo dall’ossigeno, soffocando le fiamme.
Il gas propellente, come accennato, può essere azoto o CO2. Questo gas è inerte, ossia non reagisce con la polvere o con l’ambiente, e la sua funzione principale è quella di espellere con forza la polvere dal serbatoio verso la fonte dell’incendio.
Quando si usa l’estintore a polvere
L‘estintore a polvere è particolarmente versatile e può essere utilizzato per spegnere una vasta gamma di incendi, che variano in base al materiale che brucia. In generale, viene usato in presenza di:
- Materiali solidi infiammabili: legno, carta, tessuti, plastica (classe A);
- Liquidi infiammabili: benzina, oli, solventi (classe B);
- Gas infiammabili: metano, propano, butano (classe C);
- Metalli infiammabili: magnesio, sodio, potassio (classe D).
La sua capacità di agire su classi di fuoco di incendi di tipo A, B e C lo rende uno dei dispositivi più scelti per la protezione in ambienti con materiali diversi, come uffici, garage, laboratori chimici e magazzini industriali.
Come si usa un estintore a polvere
Il corretto utilizzo dell’estintore a polvere è fondamentale per garantire la sicurezza dell’operatore e delle persone circostanti. Esistono alcune regole di base che è importante seguire per spegnere un incendio in modo efficace e sicuro:
- Individuare l’estintore a polvere : in caso di incendio, è necessario localizzare rapidamente l’estintore. In un ambiente ben progettato per la sicurezza antincendio, gli estintori devono essere sempre collocati in punti visibili e facilmente accessibili.
- Verificare il tipo di estintore: prima di utilizzarlo, è fondamentale assicurarsi che l’estintore a polvere sia adatto per il tipo di incendio in corso. Utilizzare un estintore sbagliato può essere non solo inefficace, ma anche pericoloso.
- Rimuovere la spina di sicurezza: la prima operazione consiste nel togliere la spina di sicurezza, che blocca il meccanismo di attivazione.
- Dirigersi verso l’incendio in modo sicuro: mantenere sempre una distanza di sicurezza dal fuoco, in modo da non essere colpiti dal calore o dalle fiamme. Una distanza iniziale consigliata è di circa 2-3 metri.
- Premere la leva di attivazione: una volta posizionati, premere la leva per far fuoriuscire la polvere.
- Dirigere il getto alla base del fuoco: è importante puntare il getto alla base delle fiamme e non direttamente sulle fiamme stesse. Questo permette alla polvere di soffocare l’incendio interrompendo il contatto tra combustibile e ossigeno.
- Mantenere il controllo della situazione: continuare ad applicare la polvere fino a quando il fuoco non è completamente estinto, assicurandosi che non si riaccenda.
Su quali combustibili è efficace l’estintore a polvere
Come accennato, l’estintore a polvere è efficace su diversi tipi di materiali e combustibili. Tuttavia, è utile distinguere i vari tipi di fuoco per comprendere meglio l’efficacia del dispositivo su ciascuno di essi:
- Classe A (materiali solidi): l’estintore a polvere ABC è particolarmente indicato per spegnere incendi di materiali solidi combustibili come legno, carta, cartone e tessuti. La polvere forma una barriera isolante sulla superficie del materiale in fiamme, impedendo il contatto con l’ossigeno e abbassando la temperatura del combustibile.
- Classe B (liquidi infiammabili): contro incendi provocati da benzina, solventi, oli o alcol, la polvere estinguente è molto efficace. In questi casi, il fosfato di ammonio presente nella polvere agisce rapidamente per interrompere la reazione chimica che mantiene in vita le fiamme.
- Classe C (gas infiammabili): nel caso di incendi da gas come metano, propano o butano, l’estintore a polvere agisce spegnendo le fiamme e creando una barriera protettiva attorno alla fonte del gas. Tuttavia, è importante chiudere la fonte del gas per evitare ulteriori rischi di esplosioni.
- Classe D (metalli infiammabili): per i metalli combustibili, come magnesio o potassio, gli estintori a polvere di tipo D sono l’unica soluzione sicura. Le polveri utilizzate in questi estintori sono specifiche e agiscono formando uno strato isolante sopra il metallo, interrompendo la combustione.
Tipologie di peso estintori in polvere
Gli estintori a polvere sono disponibili in diverse tipologie di peso, che variano in base all’utilizzo e all’ambiente in cui devono essere impiegati. Le principali categorie di estintori a polvere, in termini di peso, sono:
- Estintori portatili:
- 1 kg: Solitamente utilizzati in piccoli spazi domestici o veicoli, come automobili e camper. Sono leggeri e facili da maneggiare, ma con capacità limitata.
- 2 kg: Utilizzati in ambienti domestici o uffici piccoli. Offrono una maggiore capacità rispetto a quelli da 1 kg.
- 3 kg: Adatti a piccole attività commerciali o uffici di medie dimensioni.
- 4 kg: Utilizzati in piccoli magazzini o garage.
- 6 kg: Tra i più comuni negli ambienti lavorativi e industriali, offrono una buona capacità di spegnimento e sono ancora facilmente maneggevoli.
- 9 kg: Utilizzati in spazi industriali, magazzini o aree di lavoro più ampie. Offrono una copertura estesa ma risultano meno pratici da trasportare rispetto ai modelli più leggeri.
- Estintori carrellati:
- 25 kg: Utilizzati in aree industriali o magazzini di grandi dimensioni. Sono montati su carrelli per facilitarne lo spostamento, date le dimensioni e il peso.
- 50 kg: Estintori di grande capacità per ambienti industriali ad alto rischio. Richiedono un carrello per essere spostati e utilizzati.
- 100 kg: Per ambienti industriali molto grandi, come raffinerie o stabilimenti chimici. Offrono una capacità di spegnimento molto elevata.
Ogni tipologia di estintore a polvere è progettata per specifiche situazioni, a seconda delle dimensioni del locale e del tipo di rischio incendio presente.
La Sua Manutenzione
Affinché un estintore a polvere funzioni correttamente in caso di emergenza, è essenziale sottoporlo a regolare manutenzione. La normativa di riferimento, in Italia, è il Decreto Ministeriale 10 marzo 1998,Decreto 3 settembre 2021 che stabilisce i criteri di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro e disciplina anche la manutenzione degli estintori. Queste operazioni devono essere eseguite da personale qualificato e comprendono e registrate sul registro antincendio :
- Controllo visivo mensile: verificare che l’estintore a polvere sia al suo posto, che l’indicatore di pressione (se presente) sia nella zona verde e che il dispositivo non presenti segni di danni o usura.
- Revisione semestrale: ogni sei mesi, un tecnico qualificato deve verificare la funzionalità dell’estintore, controllando lo stato della polvere, il corretto funzionamento delle valvole e del meccanismo di attivazione, e l’integrità del serbatoio.
- Collaudo: ogni 12 anni per gli estintori pressurizzati a gas, deve essere effettuato un collaudo che verifica la tenuta del serbatoio sotto pressione.
- Una corretta manutenzione è essenziale non solo per garantire l’efficienza del dispositivo, ma anche per rispettare le normative di sicurezza vigenti.
Chi può utilizzarlo
In linea teorica, chiunque si trovi davanti a un incendio può usare un estintore a polvere, purché abbia ricevuto un’adeguata formazione sul suo utilizzo. Tuttavia, è importante che solo persone adeguatamente addestrate intervengano in caso di emergenza, in quanto l’uso improprio dell’estintore può mettere a rischio la sicurezza dell’operatore e delle persone circostanti.
In ambito lavorativo, il datore di lavoro ha l’obbligo di formare i dipendenti sulla prevenzione incendi e sull’uso degli estintori. Questi corsi, solitamente erogati da enti specializzati, includono lezioni teoriche sulle tipologie di incendi e l’uso dei vari tipi di estintori, oltre a esercitazioni pratiche per garantire che i lavoratori siano in grado di intervenire in modo efficace e sicuro.
Anche in ambito domestico, avere una conoscenza di base su come usare un estintore può fare la differenza in situazioni di emergenza. Sebbene non sia obbligatorio seguire corsi di formazione, è sempre consigliabile leggere attentamente le istruzioni riportate sull’estintore e, se possibile, partecipare a esercitazioni di prevenzione incendi organizzate a livello locale.
Conclusioni
L’estintore a polvere rappresenta uno dei dispositivi antincendio più versatili ed efficaci, capace di intervenire su diverse tipologie di incendi, dai materiali solidi infiammabili ai liquidi e ai gas combustibili. La sua efficacia si basa sulla capacità di soffocare il fuoco, isolando il combustibile dall’ossigeno e interrompendo la reazione chimica che mantiene vive le fiamme. Tuttavia, il corretto utilizzo di un estintore richiede competenze specifiche e una conoscenza adeguata delle situazioni in cui è opportuno intervenire.
Alitec srl è a disposizione della clientela per ogni richiesta in merito a sicurezza sul lavoro iso 45001
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Ultimo aggiornamento 2024-11-20 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API